08.12.2011 Approfittando
del ponte dell’Immacolata i soci di Carpe Diem hanno organizzato
un’uscita in Engadina (Svizzera).
Per poter godere pienamente di un intero sabato fotografico la
partenza è avvenuta il venerdì 10 dicembre. La sera ci ritroviamo
tutti a Grosotto, vicino Tirano, per l’immancabile (e piacevole)
cerimonia del cibo.
La mattina dopo, sveglia all’alba per meglio apprezzare, fin dal
primo mattino, il Trenino Rosso del Bernina: un treno di montagna
che corre fra montagne, ghiacciai e panorami mozzafiato, dichiarato
patrimonio dell’Unesco. 55 gallerie, 196 viadotti e pendenze fino al
70 per mille che il trenino rosso supera con nonchalance – e senza
cremagliera – sino all’Ospizio Bernina, a quota 2253 metri.
Ci godiamo il nascere della giornata in questo ambiente incantevole,
con i finestrini del treno aperti per poter scattare foto senza
ostacoli vitrei.
Dopo aver superato il Passo Bernina arriviamo a Pontresina. La
giornata è splendida, luminosa, meno fredda di quanto avessimo
previsto.
Ci addentriamo nella Val Roseg. Il sentiero costeggia il ruscello
Roseg, circondato da Piz Bernina, Piz Roseg e Piz Scerscen. Lo
scenario è arricchito dai ghiacciai Tschierva e Roseg.
Ma non è necessario addentrarsi molto: a breve distanza ci
ritroviamo nel bosco. Dopo una fugace apparizione degli scoiattoli,
le grandi protagoniste della giornata sono le cincie; bigie,
allegre, col ciuffo danno veramente spettacolo. Qualche picchio ed
una ghiandaia si affacciano a distanze proibitive per i nostri
obiettivi; anche il rampichino si mostra, mimetizzandosi fra i
tronchi.
L’atmosfera è veramente bella: si crea un ottimo feeling ed il tempo
scorre velocemente ma piacevolmente.
Nel primo pomeriggio andiamo a mangiare. Riprendiamo il trenino e ci
fermiamo all’Alp Grum: la vista sul lago e sul Piz Palù al tramonto
offrirà lo spunto per alcuni dei migliori scatti della giornata.
Dopo il tramonto ripartiamo: non rinunciamo però a qualche scatto
finale in notturna nel particolare viadotto circolare su cui corre
il treno.
Si conclude così un’ottima uscita. Ma siamo tutti sicuri che
torneremo presto, sotto la neve invernale, magari con tanti altri
amici/soci.
Ossino Giancarlo
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