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ESCURSIONE AL PARCO DEL DELTA DEL PO 1-2-3 Maggio 2015 |
Eccoci qua a riepilogare la nostra seconda magnifica escursione tra le valli del Delta del Po. La stesura del programma iniziata subito dopo il carnevale ha portato a sfruttare ogni minuto della giornata che è stato scandito da una meta o da un “obbiettivo” fotografico. Venerdì 1 Maggio, dopo qualche intoppo e una breve sosta per il check-in al rifugio, eccoci giunti alla Sacca di Goro un’area magnifica, anche la luce non è male, le nuvole attenuano i contrasti e noi riusciamo così a contenere le alte luci nelle nostre foto compensando con l’aumento della sensibilità (gli iso) per avere dei tempi di scatto idonei alle focali e al fatto che ci troviamo a scattare dalla barca. Qui gli otto foto escursionisti appena saliti sull’imbarcazione di Michele, sfoggiano subito tutta la loro passione ed entusiasmo, chi alla ricerca del primo-piano dell’airone rosso chi invece incantato dal paesaggio si dedica ad una visione più ampia e d’insieme. Il capitano, ci propone come prima tappa, l’incontro con i fenicotteri che qui nella Sacca di Goro non è semplice trovarli in quanto non è un ambiente a loro congeniale. E detto fatto dopo qualche minuto di navigazione … eccoli la, uno, due … tre gruppi, sono elegantissimi, armoniosi silenziosi … loro più di noi … anche se qui ormai non si sente che il click degli otturatori e il vento nelle orecchie, visto che il motore è stato spento e le nostre bocche sono spalancate ad ammirarli. Qualche minuto poi via, ripartiti alla ricerca del Re della Sacca, “l’Airone Rosso”. Durante l’escursione avvistiamo fraticelli, sterne, gabbiani corallini, garzette, avocette ecc. ecc. fino a quando non arriviamo nella parte a sud-ovest della sacca dove il sottoscritto non manca dal far notare: “qui il martino ci starebbe veramente bene” e Michele il capitano, “se siamo fortunati…” ecco l’inconfondibile richiamo “eccolo eccolo”, è un missile!! lo vediamo uscire dalla vegetazione emersa dall’acqua e sfrecciare a pochi cm dall’acqua fino scomparire dalla nostra vista in pochissimi istanti, neanche il tempo di uno scatto. Ma avvistarlo è già un successo e un emozione soprattutto per il sottoscritto. Subto dopo ecco l’avvistamento del l’airone rosso, clik clil, clik eccolo che vola clicliclicliclik, “bellissimo !". Obbiettivo raggiunto; ora la seconda tappa: Comacchio città e le valli. La cittadina che alcuni hanno già ripreso l’anno scorso è molto caratteristica, i ponti, i canali ed i colori delle case ricordano un po’ Burano, quindi riflessi, colori, architetture e qualche ritratto; ecco le nostre foto … Purtroppo la barca per l'escursione in valle per varie vicissitudini ha preso il largo senza di noi … quindi optiamo per una passeggiata a piedi verso le saline. Qui riusciamo a vedere centinaia di fenicotteri già radunati per la notte, sono davvero tantissimi, molti più dello scorso anno, peccato però che siano troppo distanti per essere ripresi nel dettaglio. La giornata si conclude qui … anche se un ristretto gruppo di noi dopo cena per non farsi mancare proprio nulla si è concesso qualche scatto in notturna alla Torre Abate, a poche decina di metri dal rifugio. Qualche ora di sonno, ed eccoci di nuovo sulla portone d’ingresso, Luca, Matteo, Marco, prima ancora del sorgere del sole partono per le Saline di Comacchio alla ricerca di qualche fotografia ai fenicotteri nella delicata e rosea luce dell’alba. La mattinata non è limpidissima e per lo più anche i fenicotteri non sono così avvicinabili come speravamo. Poi… un incidente compromette il tele di Matteo che così si dedica a qualche foto paesaggistica intanto si è fatta l’ora del rientro per la colazione. Al rientro, Danilo la nostra Guida è già al rifugio ad attenderci; qualche minuto per fare colazione ed via verso il Museo Regionale della Bonifica di Cà Vendramin e poi l’oasi Ca’ Pisani, una garzaia dove nidificano moltissimi Ardeidi. All’ingresso infatti troviamo una bellissima nitticora sulla staccionata che costeggia la garziaia ad aspettarci e a darci il benvenuto.Un tour panoramico lungo gli argini del Po “Maistra” e Po di “Venezia” per arrivare ad una piadineria per la pausa pranzo prima di andare ad avvistare i gruccioni! Anche i gruccioni non si sono fatti attendere, eccoli, uno, due tre, peccato siano così lontani per fotografali, ma nulla è impossibile, ecco quindi che Luca e Michele si scambiano obbiettivi, duplicatori e corpi macchina e appoggiati ad uno stativo di fortuna clik ecco un primo piano, realizzato con una focale equivalente di 1620mm e apertura 5,6, non male … Il pomeriggio è poi terminato con l’escursione nel Po di Pila accompagnati da Danilo e dal Capitano “Franz”, un pescatore simpaticissimo che ci ha fatto esplorare ogni angolo percorribile del delta di Pila nonostante la bassa marea che ci ha impedito di arrivare ai casoni. Un’altra giornata veramente molto intensa che non poteva concludersi al meglio che con la superba cena in nella Cavana, "Superba" non è nulla in confronto a quello che abbiamo potuto vedere e soprattutto gustare, a partire dalle cozze, ostriche perfettamente abbinate al profumatissimo e fresco prosecco, poi il risotto di pesce, qualche etto di pesciolini, fritto misto … qualche decina di soglioline e merluzzetti; poi un altro prosecco, un dolcetto caffè della "mokona" ed extra per gradire. Insomma 3 ore molto impegnative accompagnate da uno sfondo difficile da descrivere, il calare del sole nella Sacca degli Scardovari le barche dei pescatori all’ormeggio ondeggiare lentamente ed una temperatura piacevolmente fresca. Un esperienza che solo lei merita di tornare al Delta del Po! Terzo ed ultimo giorno, la visita all’oasi Valli Argenta. Il sottoscritto e Marco hanno deciso di dedicarsi alla cacci fotografica d’appostamento nella speranza di fotografare il Martin Pescatore in azione mentre il resto del gruppo ha optato per un escursione panoramica, in auto, poi a piedi ed infine a bordo della barca a motore elettrico all’interno della garzaia. Il Martin Pescatore nonostante sia passato più volte vicino al posatoio davanti al capanno ha preferito non fermarsi e quindi … nulla di fatto ma fortuitamente il siamo riusciti a riprendere il picchio rosso. Pazienza ci riproveremo del resto, che il “fascino” di questo tipo di fotografia è anche l’incertezza di riuscita. Mentre il gruppo che ha optato per la visita panoramica ha avvistato numerosi volatili quindi le occasioni per realizzare delle belle immagini fotografiche non sono mancate. Il Delta del Po è un altro angolo d’Italia che sa regalare emozioni forti, noi ne abbiamo beneficiato, speriamo ora di riuscire a trasmetterle anche coloro che vedranno le nostre fotografie. Intanto ringraziamo tutti i nostri accompagnatori, a partire da Sara dell’agenzia Aqua, che ci ha assecondato in tutte le nostre richieste durante la stesura del programma, Michele e Franz i capitani delle nostre escursioni in barca, Danilo e Sergio le guide del Parco Regionale Delta del Po e Valli Argenta, i signori della Cavana per la succulenta e superba cena, il personale del Rifugio al Paesin per l’ospitalità; infine un grazie agli enti Parco per l’opera di salvaguardia di questi magnifici territori. Arrivederci al 2016
Luca Bossi |
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