CONTATTACI  RASSEGNA STAMPAAREA RISERVATA 

 

NATURE AND CITY

La gita in Inghilterra viene pubblicata sul sito di Carpe Diem a marzo. 11 gli iscritti, tanto tempo di attesa e alcuni preparativi per mettere a punto i dettagli essenziali. Sul rush finale perdiamo tre iscritti, che rinunciano al viaggio e alle foche, mentre gli otto rimanenti discutono idee, proposte, si dibattono per dimagrire… Ah no, la Ryanair non pesa i passeggeri… dieta salva! Ma verifica i bagagli, dunque è fondamentale che i volumi siano contenuti, e che il peso sia entro i limiti.

prima decidiamo di partire con stivali e scafandri da palombari, poi ci rendiamo conto che forse è eccessivo, il meteo promette bene e dunque alcuni di noi rinunciano ai pesanti e ingombranti stivali di gomma, affidandosi invece a dei robusti scarponcini. Ma nessuno rinuncia all’essenziale attrezzatura fotografica!

Gli otto sono pronti: Luca e Michela, Andrea e Roberto, Vittorio e Salvatore, io e Mirko. Aggiungiamo il mio BeepBeep, che si nasconde furtivamente nello zaino pur di non pagare il biglietto aereo…. Ma rinunciamo a Crimy, il coniglio di Luca e Michela…. Nascondere quel batuffolo vivente non sarebbe facile, poi si sa…. I conigli non amano le temperature fredde e umide, bensì quelle calde e asciutte… anche fino a 160° ventilate…. ;-)

Ecco è il 18 novembre. Ore 3.45 appuntamento al parcheggio Galbusera di Agrate. Quello è il ritrovo per lasciare le auto in eccesso… ma colpo di scena, casello chiuso, Luca e Michela non possono raggiungerci e dunque prontamente (siamo in piena notte, ragionare non è facile) spostiamo l’incontro a Cavenago.

Componiamo i bagagli, organizziamo le macchine e arriviamo al parcheggio di Orio. In aeroporto l’imbarco è veloce, abbiamo tempo per una buona colazione, anche se sono le cinque del mattino…. Il volo va bene e, sbrigate le formalità doganali… ehm… io e Mirko con il passaporto elettronico entriamo facilmente. Gli altri, con la carta di identità, devono sorbirsi una fila eterna, almeno mezz’ora… sono i primi effetti della Brexit?

Comunque eccoci in Inghilterra, che ci accoglie con un sole splendente e un cielo azzurro. Giuro!

Raggiungiamo l’agenzia di autonoleggio… o meglio, seguiamo le indicazioni, aspettiamo il bus, arriviamo al rentalcar village e… scopriamo solo allora che l’agenzia non è lì. Siamo stati un po’ distratti. Recuperiamo comunque il posto e ritiriamo le auto. Iniziano i due autisti esperti di guida sinistra. Uno di loro può portare come referenza a supporto della sua bravura (a sinistra) l’essere uscito fuori strada, su una strada sterrata in mezzo a un campo, con il fossato sul lato, la luce del giorno e nessuna automobile in senso opposto. Il tutto, senza arrecare nessun danno alla macchina! Questa sì che è classe! Non chiediamo le referenze agli altri autisti….

Partenza, finalmente: la prima meta è Horsey, consigliata da un amico di Roberto. La strada è lunga, il tempo è buono, percorriamo le dolci stradine delle campagne inglesi, facciamo sosta pranzo in un pub locale e nel primo pomeriggio siamo in spiaggia. Lo spazio non è totalmente accessibile all’uomo, c’è una corda che delimita l’area in cui si può passeggiare e la sala parto delle foche.

Sì, la spiaggia è trasformata in una sala parto mista a nursery, compresa di visita parenti. Infatti vediamo i rimasugli di placente e le chiazze di sangue che chiaramente identificano i parti recenti…tante mamme-foche con il loro piccoli, e… sì, la visita parenti, che è un po’ particolare e va spiegata.

“Mater semper certa”: direi che è un principio assodato. Il padre, dopo aver svolto il compito che la natura gli ha assegnato, sparisce. La gestazione dura circa undici mesi, e dunque le foche regolarmente ritornano, da un anno con l’altro fra fine ottobre a dicembre, a partorire e poi ad allattare su queste spiagge. La foca femmina diventa fertile solo dopo aver concluso l’allattamento (circa 6 settimane); prima, non lo è.

Le foche maschio, ansiose di affermare il loro diritto e svolgere il compito di madre natura, si presentano da una qualsiasi mamma e cucciolo…. ma non si tratta di una visita di cortesia! Per garantirsi la disponibilità immediata della femmina, senza attendere lo svezzamento, devono eliminare la fonte di distrazione, il cucciolo in allattamento… e dunque si presentano in visita agguerriti, puntano al cucciolo per eliminarlo fisicamente…mentre la mamma ovviamente lo difende come può, a morsi e zampate…

Le femmine fanno squadra e si aiutano nell’allontanare, più o meno gentilmente, i maschi dai cuccioli… così assistiamo a numerose visite, e relative sfuriate…. I maschi, dopo aver mostrato la loro sagacia nel cercare di aggirare il cucciolo per avvicinarsi, si allontanano amareggiati, calmando i bollenti spiriti.

Alle volte, per poter affermare la loro corporalità, sbattono il loro corpo sul terreno, producendo un suono sordo, come una sorta di dichiarazione di presenza…. Ma per fortuna l’azione delle femmine è quasi sempre efficace e i cuccioli sono salvi!

Per l’accoppiamento c’è tempo. E anche quello avverrà sulla spiaggia, come avremo modo di assistere il giorno dopo.

Passiamo alcune ore ad osservare queste scene, veramente incuriositi. Poi, ripartiamo, e ci dirigiamo verso Donna Nook, un’altra spiaggia diventata parco naturale, che visiteremo il giorno dopo.

Sistemati nel nostro B&B, eccoci a tavola per una cena a base di specialità locali: polenta e pizzoccheri!

Ah, no, questo sarebbe stato il desiderio di alcuni…. Assaggiamo Hamburger, fish and chips e una fish pie, e in realtà anche i più scettici rimangono soddisfatti!

È sabato 19 e prima delle sette, ancora con il buio, siamo pronti. Dobbiamo essere sulla spiaggia prima dell’alba!Le foche di Donna Nook ci attendono! In questo parco possiamo avvicinarci molto di più a loro: c’è una bassa staccionata chei separa gli spazi, ma alcune potremmo quasi accarezzarle con le mani… i cuccioli sono fantastici! Di pelo idealmente bianco, in realtà sporco o ingiallito dalla sabbia, molto morbido e non idrorepellente (quindi ancora non possono nuotare)…accennano i primo movimenti goffi, sempre alla ricerca della mamma e delle sue mammelle…. Le mamme dividono il tempo ad allattarli, a giocare con loro e ad attaccare i maschi insistenti…. Insomma, le stesse scene del giorno prima, ma molto da vicino e su un palcoscenico immenso e frequentato da centinaia di esemplari!

Percorriamo la passeggiata, circa un km. Ecco RopeNeck, la foca che sedici anni fa è stata curata dai guardiani del parco, e ora è diventata una specie di mascotte: torna ogni anno, da sempre, su queste spiagge, a poca distanza dalla posizione dell’anno precedente, sembra incredibile!…”per quest’anno, non cambiare, stessa spiaggia stesso mare!” questo ritornello per le foche vale di sicuro!

Quindi osserviamo la sala parto, senza che ci siano parti in corso, la nursery ed infine… l’alcova! Infatti abbiamo l’occasione di assistere all’accoppiamento! Non entro nei dettagli per discrezione e rispetto nei confronti della loro intimità…. Però la scena offre spunti di riflessione interessanti!

Dopo due ore abbondanti di passeggiata il sole è alto e abbiamo bisogno di qualcosa di caldo. Andiamo verso il paese e non troviamo un bar aperto …. Ormai sono le 10.30…. e valutata la distanza di Londra, decidiamo di lasciare la spiaggia e avviarci verso sud.

Il meteo è stranamente splendido, siamo accompagnati nel nostro viaggio dal sole e il cielo azzurro…. Verso quasi le 11.30 facciamo sosta a un bel mulino! No, non siamo in Olanda come pensano alcuni… e guarda un po’ sfruttiamo l’occasione per qualche scatto e per un’abbondante seconda colazione a base di tè inglese per i più morigerati, o di cioccolata con marshmallows per i golosi! Chiaramente, per tutti una fetta di dolce è meritata! Poi, c’è chi scambia questa seconda colazione per un pre-pranzo e chi, invece, si sente messo a dieta…. cmq dopo mezzogiorno ripartiamo. Consegniamo la macchina, prendiamo il treno e poco dopo le 17 siamo a Londra.

In ostello, in pieno centro, prendiamo possesso delle nostre quadruple, e dopo le 18 siamo già in strada con tutta l’attrezzatura. Il buon meteo ci sta abbandonando. Il cielo è coperto, e ogni tanto ecco le prime gocce di pioggia! Piccadilly è affollatissima, impossibile pensare di scattare foto… eccoci a Trafalgar. Le gocce si fanno sentire, noi temerari proseguiamo a scattare…. Poi Pall Mall, e il ponte di del Giubileo, da dove osserviamo il Tamigi, i riflessi dei palazzi e la LondonEye.

Qui la pioggia si fa più insistente, siamo un po’ scoraggiati. È impossibile avere le immagini senza le goccioline sull’obiettivo, e fra cappucci, ombrelli eccetera il tutto si complica. Superiamo il Tamigi, la pioggia insiste e dunque decidiamo di cenare, sperando che nel frattempo smetta.

Ottima cena a base di cibo locale, quasi non ci ricordiamo più del gusto della polenta e dei pizzoccheri, siamo ormai diventati degli appassionati di Fish&Chips!

Usciamo…. A parte qualche minuto senza gocce, il meteo è abbastanza inclemente! Proseguiamo fino al London Bridge, abbiamo il Tower bridge vicino… ma nulla! Ormai piove seriamente. Rientriamo al calduccio dell’ostello, ormai è notte fonda! Che bello avere un letto a disposizione!

La mattina del 20 con calma ci si alza, colazione e poi abbiamo il nostro autista privato che ci porta in aeroporto: una piccola coccola presa a pari prezzo dello stesso percorso fatto a piedi+metro+treno.

Londra di mattina è vuota e silenziosa, l’opposto di ieri sera…. Sarebbe bello poterci passeggiare ora… che poi non piove più! Ma si vede che sarà necessario organizzare un week end fotografico nella City dedicato, più avanti.

Raggiungiamo l’aeroporto, biglietti, controllo bagagli e…. ne abbiamo perso uno. Andrea è stato trattenuto dalla Polizia, nello zainetto è stato trovato un coltellino. Andrea il terrorista è in difficoltà….chiaramente il coltellino era nella tasca dello zaino da tempo immemorabile e i controlli a Malpensa non l’avevano intercettato… comunque lo raggiungiamo, cerchiamo di capire la situazione, i poliziotti non si impietosiscono sul fatto che il coltellino sia un regalo del papà… il coltellino a bordo non ci va. Molto cortesemente si offrono di spedirlo a casa! Una vera gentilezza. Liberiamo l’ostaggio e, nuovamente in otto, eccoci all’interno dell’aeroporto. È necessario pranzare prima di partire, non sia mai che si salti un pasto, non siamo mica a dieta!

Dunque, il Burgerking può soddisfare i palati di tutti, siamo sommersi da hamburgher, patatine e coca cola….. e qui la foto finale di gruppo con le coroncine!.

Il volo si svolge in maniera regolare, a Bergamo raggiungiamo le nostre auto e… ormai a metà pomeriggio, la gita si conclude.

Ottimi compagni, bellissime le foche, ma per la City dovremo rifarci presto!

 

Alessia Comparetti


 

Vista la Gallery Fotografica

Queste sono solo alcune delle foto presenti, clicca sulle miniature per entrare.

-0003IMG_1872
-0011IMG_1886
D8A_4648
D8A_4655
D8A_4662
Torna a eventi
  Home | Fotoclub | Soci | Eventi | Concorsi | Corsi | Mostre | Contatti |

Copyright © 2012-2018 --- All Rights Reserved. Luca Bossi

Circolo Fotografico Carpe Diem - postmaster@carpediemfoto.it